Due figli gettati nel vuoto, per lei

Giustizia per i due bambini gettati giù dal palazzo dal loro padre. Sia lui che la sua fidanzata sono stati condannati alla pena di morte.

Nel novembre del 2020, un atto di indicibile crudeltà ha scosso la città di Chongqing, nel sud-ovest della Cina. Zhang Bo, 29 anni, ha lanciato i suoi due figli, di uno e due anni, dal balcone del 15° piano di un grattacielo residenziale. Questo drammatico evento ha portato alla giustizia Zhang Bo e la sua fidanzata Ye Chengchen, anch’essa accusata di aver spinto l’uomo a commettere questo atroce gesto, poiché non voleva accettare i figli dell’uomo.

bambini uccisi dal padre in Cina
Giustiziato il un uomo e la sua fidanza, lui ha ucciso i suoi figli – ph. Ansafoto – Rationalinternational.net

 

La storia di Zhang Bo e Ye Chengchen è un triste esempio di come l’amore e l’ossessione possano trasformarsi in un incubo di violenza familiare. Secondo le ricostruzioni del caso, la coppia si era incontrata senza che Ye Chengchen sapesse che Zhang Bo fosse sposato e avesse due figli. Quando la verità emerse, la donna avrebbe convinto Zhang Bo che i bambini rappresentavano un ostacolo per la loro relazione e il loro futuro insieme. Da qui, l’orrore.

Il tragico gesto

Tutto accadde nel novembre del 2020, quando Zhang Bo, spinto dalle convinzioni della fidanzata, gettò i suoi figli dal balcone di casa. La madre dei bambini, con cui Zhang Bo aveva già deciso di divorziare, era assente durante l’atroce evento. La decisione di compiere questo gesto estremo sembrava essere stata influenzata anche dalla simulazione di un tentativo di suicidio da parte di Ye Chengchen, che si era tagliata i polsi durante una videochiamata con Zhang Bo.

corte condanna a morte la coppia
La Corte Suprema del Popolo in Cina ha emesso la condanna a morte per i due- Rationalinternational.net

 

La tragedia ha scatenato un’ondata di indignazione a livello nazionale, portando le autorità a condannare la coppia alla pena di morte nel dicembre del 2021. La Corte intermedia del Popolo di Chongqing emise la sentenza, successivamente confermata dalla Corte Suprema del Popolo a maggio del 2022. La notizia dell’esecuzione è giunta solo a dicembre.

La Cina mantiene un velo di segretezza sui dati relativi alle condanne a morte, ma organizzazioni per i diritti umani, come Amnesty International, stimano che il Paese sia il principale esecutore a livello mondiale, con migliaia di esecuzioni annuali. L’esecuzione di Zhang Bo e Ye Chengchen solleva anche interrogativi sulla responsabilità individuale e sulla comprensione delle dinamiche psicologiche che portano a atti così estremi. La storia serve da monito su come il sostegno psicologico e le risorse per le famiglie in crisi siano essenziali per prevenire situazioni simili.

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