Cresce la tensione sulle due Coree dopo la provocazione di Pyongyang. Sparati duecento colpi di artiglieria verso Seul.
Ancora tensione tra Seul e Pyongyang. Tra le 9 e le 11 ora locale la Corea del Nord ha lanciato circa 200 colpi di artiglieria in direzione delle acque al largo della costa occidentale.
A farlo sapere sono le autorità di Seul che, secondo quanto riportato dall’agenzia Yonhap, hanno rilevato delle attività nella mattinata del 5 gennaio. Cresce quindi la tensione tra le due Coree e ci si chiede quale sia la reale intenzione di Kim Jong Un, il leader della Corea del Nord e quali possano essere le conseguenze di una eventuale escalation.
Rischio di escalation nella regione
I 200 colpi di artiglieria lanciati dalla Corea del Nord hanno riacceso la tensione che, in verità, era già piuttosto alta da alcune settimane. Il portavoce dell’esercito sud coreano, Lee Sung-jun, ha parlato di “intera responsabilità della Corea del Nord” sul rischio di una pericolosa escalation. Il colonnello ha ribadito la collaborazione che c’è tra la Corea del Sud e gli Stati Uniti. “I nostri militari stanno seguendo da vicino la situazione”. Inoltre, sono state annunciate nuove misure in risposta “alle provocazioni della Corea del Nord”.
A seguito dei lanci missilistici da parte di Pyongyang, è stato ordinato alla popolazione civile che si trovava sulle isole di Baengnyeong e di Yeonpyeong di cercare riparo e mettersi al sicuro. Intanto Kim Jong-un sembra voler insistere su un rafforzamento della “deterrenza” da parte di Pyongyang. Il pensiero è rivolto sempre ad un possibile confronto militare con la Corea de Sud e, ovviamente, con gli Stati Uniti, e le provocazioni potrebbero rientrare in un contesto di una difficile situazione politica tra l’Occidente e il regmine di Pyongyang. Il lancio dei colpi di artiglieria è stato effettuato in occasione di una visita ad una fabbrica di produzione militare. Un modo per evidenziare che la Corea del Nord è sul piede di guerra ed è pronta ad affrontare un conflitto.
A parlare della visita del leader nordcoreano è stata l’agenzia Kcna, che non ha precisato né la data e nemmeno la posizione dell’impianto di fabbricazione di armamenti. Secondo quanto riportato dai media coreani, il leader di Pyongyang avrebbe ordinato misure che possano rafforzare e potenziare la produzione di Tel, il trasportatore che viene utilizzato per il lancio dei missili. “Il Paese deve essere fortemente preparato a un confronto militare con il nemico – riporta la Kcna – Kim ha quindi indicato quelli che sono i compiti per la fabbrica”.