Due nuovi sottomarini militari, destinati alle acque del Pacifico. Un regalo di Natale che Vladimir Putin ha apprezzato particolarmente.
Per quanto le principali potenze esortino le parti coinvolte al dialogo, è evidente che qualsivoglia monologo diplomatico e politico sia destinato a vagare inesorabilmente nell’etere. Tanto Putin, quanto Zelensky non hanno intenzione di issare bandiera bianca. Un principio di supremazia e arroganza che ha comportato la morte di oltre 300.000 soldati, da ambe le fazioni.

E mentre l’Occidente pretende la pace, urlandone la retorica a gran voce, in Medioriente e in Ucraina la popolazione continua a subire le disastrose conseguenze prodotte dalle tensioni crescenti. La Russia ha varato poche ore fa due nuove unità missilistiche, destinate alle acque dell’Oceano. “Non hanno eguali nella loro classe” – le parole del leader russo.
Putin scarta i regali
L’inaugurazione dei nuovi sottomarini russi si è svolta lunedì 11 dicembre presso il cantiere di Sevmash, a Severodvinsk. Qui Vladimir Putin ha consentito ai soldati di issare la bandiera di guerra su entrambe le nuove unità militari. Sono stati varati dunque il Krasnoyarck e Imperatore Alessandro III, il cui battesimo nasce da un’iniziativa dello stesso leader russo. Quest’ultimo ha ascoltato piacevolmente il resoconto in merito alle capacità delle due strutture navali, dopodiché ha ringraziato i presenti augurando loro buone feste. “Buona fortuna a voi per il vostro servizio alla Russia!” – ha poi concluso.

I due sottomarini nucleari di seconda generazione saranno destinati alla flotta russa che domina il Pacifico. Il primo fa parte del progetto Yasem-M e vanta armi elettroniche migliorate, ma anche attrezzatura miliare e materiali all’avanguardia; il secondo, facente parte del progetto Bored-A, include armi missilistiche moderne, siluri, ingegneria radio e di navigazione – le quali consentono una maggiore manovrabilità ed invisibilità acustica – ma anche armi idro-acustiche di ultima generazione. Unità quindi che possiedono le potenzialità necessarie per mettere in difficoltà qualsiasi nemico si presenti di fronte al loro mirino.
A questo proposito, Putin non ha espresso alcun riferimento al conflitto russo-ucraino durante il discorso di inaugurazione. Tuttavia, ha esposto chiaramente quale sarà il destino delle due nuove unità militari: “Queste formidabili unità missilistiche – entrano in servizio come parte della nostra Marina” – le sue parole, seguite dalla garanzia di varare ben presto altre due navi Bored-A e cinque Yasem-M. E mentre le forze armate russe avanzano in Ucraina, il Cremlino studia una strategia che consenta loro di primeggiare tanto sulla terra, quanto nelle acque dell’Oceano.