Mar Rosso, le navi russe passano

Nessuna “causa comune” nel Mar Rosso: gli Houthi risparmiano Russia e Cina. Nel frattempo, Usa e UK proseguono “l’onorevole missione”.

Linda Thomas-Greenfield, ambasciatrice americana Onu, ha tentato di associare la guerra contro gli Houthi al concetto di “causa comune”, il cui obiettivo si riassume nel “sostenere i principi fondamentali della libertà di navigazione”. Peccato che, in realtà, gli attacchi dei ribelli yemeniti riguardino esclusivamente gli alleati di Israele. Si presenta così, nuovamente, la storica contrapposizione tra le principali potenze occidentali e il resto del mondo. Mentre gli Stati Uniti e il Regno Unito svolgono il ruolo di garanti della sicurezza internazionale, il Medioriente sottolinea che ogni attentato verrà pianificato esclusivamente a discapito di coloro che finanziano il massacro consumato nella Striscia di Gaza.

Le navi russe possono passare nel Mar Rosso
La guerra nel Mar Rosso non riguarda Russia e Cina – foto: ansa – rationalinternational.net

Il conflitto israelopalestinese ha prodotto un’escalation che, come un effetto domino, ha coinvolto i reciproci alleati delle parti in causa. Per quanto si tenda a demonizzare il nemico, in tal caso è impossibile individuare realmente la “vittima” e il “carnefice”. La verità è che le nazioni che hanno dimostrato, come sempre, di saper giocare brillantemente a Risiko sono Russia e Cina. La conoscenza approfondita delle dinamiche geopolitiche le ha condotte su un terreno di relativa neutralità e difesa di coloro che hanno perso inesorabilmente la vita. Un scelta tanto onorevole, quanto furba.

Gli Houthi risparmiano Russia e Cina

“Le loro spedizioni nella regione non sono minacciate” la sentenza definitiva di Mohammed al-Bukhaiti, portavoce dei ribelli Houthi “siamo pronti a garantire il passaggio sicuro delle loro navi nel Mar Rosso”. Una conseguenza, questa, dell’ipocrisia che domina Usa e UK. Osservando il conflitto israelopalestinese da occhio esterno, risulta paradossale che – proprio Stati Uniti e Regno Uniti, storicamente garanti delle cosiddette “società libere” – decidano di sostenere la causa israeliana che, in fondo, mina all’indipendenza ed autonomia della Striscia di Gaza.

Gli Houthi risparmiano l'oriente
Gli Houthi risparmiano Putin e Xi Jinping – foto: ansa – rationalinternational.net

I due colossi occidentali non ci hanno pensato due volte a difendere l’Ucraina dall’invasione di Putin. La medesima dinamica non si è tuttavia presentata in Medioriente. Tale confusione ideologica non si presenta invece in Russia e Cina, dove entrambi i leader hanno scelto di difendere le vittime palestinesi e il loro diritto di autonomia governativa. Ed ecco dunque che, in onore dell’arringa di difesa del gigante russo ed orientale, gli alleati di Hamas hanno scelto di escluderli dalle rappresaglie consumate nelle ultime settimane. E così, mentre le potenze occidentali dovranno sopperire al prolungamento della tratta di navigazione, gli scambi commerciali degli storici “rivali” incontreranno molto meno traffico nelle inviolabili acque del canale di Suez.

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