Germania, gli africani a casa loro

Martin Sellner espone il suo piano di rimpatrio degli immigrati stabiliti in Germania. Il Cancelliere Scholz tedesco prende le distanze.

Strascichi della Seconda Guerra Mondiale dominano tutt’oggi il panorama politico: se in Italia le amministrazioni governative devono “combattere” contro il numero sempre crescente di manifestanti neofascisti ad Acca Larentia, in Germania si assiste all’incremento dell’influenza del partito di estrema destra Afd (Alternative fuer Deutschland) – che, attualmente, conta il 24% dei consensi ai sondaggi. La base ideologica del movimento risiede nel respingimento degli immigrati e nel concetto di purezza etnica. Fondamento, questo, che riapre le porte ad uno dei più tetri periodi che il mondo occidentale abbia vissuto dall’inizio della sua storia.

I tedeschi contro gli immigrati
Strascichi della Seconda Guerra Mondiale – foto: ansa – rationalinternational.net

A questo si aggiunge la collaborazione di Afd con il Movimento Identitario, il quale – come si evince dal nome – rivendica la supremazia europea, ed in questo caso tedesca, e soprattutto la difesa della nazione dal multiculturalismo e dall’internazionalismo. I suoi membri puntano all’insoddisfazione pubblica alimentata dalla presenza degli immigrati, fattore che contribuisce – a detta loro – all’incremento della criminalità. La demonizzazione dei rifugiati, tipica delle destre, si concretizza in un piano ideato dall’attivista austriaco Martin Sellner sul loro rimpatrio e sull’esclusione categorica dall’inviolabile comunità tedesca.

Un salto indietro nel tempo

Nel mese di novembre, a Postdam, i principali esponenti dell’Afd e del Movimento Identitario si sono riuniti per studiare una soluzione riguardo la presenza degli immigrati sul territorio nazionale. Martin Sellner ha colto l’occasione per esporre il suo agghiacciante piano di espulsione di tutti coloro che vengono definiti “non assimilati”. Egli ritiene che si possa agire su due fronti: rimpatrio presso un paese africano X – il quale subirebbe il sopraggiungere improvviso di oltre 2 milioni di persone – oppure la cosiddetta “assimilazione forzata”. Come ciliegina sulla torta, è importante sottolineare che – sempre secondo Sellner – sarà necessario stabilire chi siano i tedeschi puri, in modo da escludere – appunto – i non assimilati (Adolf Hitler docet).

Il piano di Martin Sellner
Martin Sellner espone il suo piano – foto: ansa – rationalinternational.net

Nel merito è intervenuto il Cancelliere tedesco Olaf Scholz: “Proteggiamo tutti, indipendentemente dall’origine, dal colore della pelle o da quando qualcuno risulti scomodo ai fanatici con fantasie di assimilazione”. La posizione di quest’ultimo ha seguito l’accorato appello del Segretario generale dei socialdemocratici, Kevin Khuehnert, il quale ha tenuto a sottolineare come tali ideologie rimandino al “capitolo più oscuro della storia tedesca”. Egli ha conseguentemente esortato i cittadini ad esprimere la propria indignazione riguardo le affermazioni dell’attivista austriaco. Posizione che – considerando il feedback positivo registrato dai sondaggi – non risulterà così netta come sperato. 

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