Adviivka sarà la nuova Bakhmut

Il conflitto russo-ucraino analizzato dal generale Luigi Chiapperini. Un punto di vista che consente di comprendere le dinamiche della guerra.

L’iniziativa russa doveva prevedere una guerra lampo che neutralizzasse l’amministrazione governativa filo-occidentale stabilita in Ucraina. Questo obiettivo non è stato evidentemente raggiunto. Dopodiché il Cremlino ha espresso la sua intenzione di annettere l’Ucraina meridionale al territorio russo. Ebbene, sono passati quasi due anni e l’Armata Rossa fatica ad assolvere alla propria missione. Per quanto la Nazione colpita venga data per spacciata, è evidente che qualcosa nella pianificazione militare nemica non abbia funzionato. Il secondo esercito più potente del mondo non è riuscito a sconfiggere il quindicesimo. L’analisi di Luigi Chiapperini, pianificatore del comando Kosovo Force della Nato, aiuta a comprendere le reali dinamiche del conflitto russo-ucraino.

I bombardamenti russi devastano le città
Le città ucraine devastate dai droni russi – foto: ansa – rationalinternational.net

Eventi che, attualmente, risultano inaccessibili a causa delle diverse versioni discordanti diffuse dalle singole testate internazionali. Egli ha spiegato che il punto debole di Volodymyr Zelensky risiede nella mancanza di sistemi antimissilistici sufficienti a contrastare tutti i droni e gli ordigni lanciati da Mosca. Questo fattore costringe i comandi militari a concentrare le unità in prossimità del fronte, proteggendo l’esercito, ed esponendo inevitabilmente le città più lontane. Il Cremlino, cosciente del tallone d’Achille del rivale, punta proprio alle città quali Dnipro, Kharkiv, Odessa, Zaporizhzhia, Leopoli e appunto Kiev. L’obiettivo di Vladimir Putin è molto più subdolo di quanto si possa immaginare.

Putin contro i civili

Le forze armate russe non avevano previsto il prolungamento del conflitto, in quanto sicuri della propria potenzialità distruttiva. Eppure, l’esercito ucraino è riuscito a limitare l’invasione per quasi due anni. Il punto forte delle truppe di Zelensky risiede nella profonda volontà di salvaguardare la Nazione. L’intento di Putin è ridimensionare questo inattaccabile coinvolgimento dei cittadini ucraini. Per questa ragione il Cremlino sta concentrando le proprie micce sulle città abitate e affollate, lontane dal fronte.

Kiev sotto attacco
Putin punta ai civili – foto: ansa – rationalinternational.net

“Si tratta di attacchi su obiettivi civili” – ha spiegato il generale Luigi Chiapperini – “che hanno lo scopo di indebolire la leadership ucraina e di piegare la resistenza della popolazione civile”. Per quanto l’Armata Rossa sia la seconda al mondo, non è di fatto riuscita a conquistare obiettivi militari soddisfacenti nelle terre in conflitto. “Quello dei bombardamenti sulle città ucraine è terrorismo materiale e psicologico” – ed ecco dunque perché il Cremlino ha deciso di focalizzarsi su Adviivka. La cittadina, ancora nelle mani degli ucraini, potrebbe divenire ben presto la nuova Bakhmut. I missili russi domineranno di cieli sopra di lei.

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