Aumentano le perdite per l’esercito ucraino. Ora le truppe di Putin si fanno pericolose e guadagnano terreno nel Donetsk
Non porta buone notizie il report giornaliero diffuso dallo stato maggiore dell’esercito ucraino. L’andamento della guerra non è positivo e le perdite tra le truppe di Kiev aumentano sempre di più.
Secondo il report, infatti, l’esercito russo ha guadagnato terreno nell’area di Bakhmut, nei pressi di Bohdanivka e Andriivka, nella regione di Donetsk. Putin avanza nelle aree contese del Donbass e ora per Zelensky la guerra si fa sempre più dura. Ecco che cosa sta succedendo sul campo di battaglia.
I russi guadagnano terreno
Ancora scontri a fuoco tra l’esercito ucraino e quello russo. I combattimenti sono piuttosto intensi anche in direzione di Avdiivka, dove le truppe di Putin stanno cercando di circondare i soldati ucraini, per ora senza successo. Gli scontri più pesanti si stanno registrando soprattutto sul fronte nord est dell’Ucraina, dove i russi hanno intensificato i loro attacchi. Ma fanno paura anche i pesanti bombardamenti che la popolazione ucraina ha dovuto subire nelle ultime ore. Il Cremlino ha infatti lanciato circa 300 missili e 200 droni di produzione iraniana. Per rispondere a tale attacco l’esercito di Kiev ha deciso di puntare i propri cannoni sulla regione russa di Belgorod, bombardando tre villaggi e provocando importanti blackout.
Intanto l’artiglieria russa ha lanciato un razzo che ha centrato in pieno una delle scuole presenti nel distretto di Osnovyansk, nei pressi di Kharkiv. Una parte dell’edificio è crollato e sono state inoltre danneggiati almeno tre palazzi nei pressi dell’istituto. Fortunatamente non sono state provocate vittime. Purtroppo gli attacchi missilistici russi hanno invece provocato tre morti e un ferito a est di Avdiivka e in alcuni villaggi sul fiume Dnipro, nella regione di Kherson.
Continuano senza sosta, quindi, gli scontri in Ucraina e gli attacchi da parte dell’esercito russo. Kiev ha accusato Mosca di voler prendere di mira deliberatamente i civili e i bombardamenti degli ultimi giorni sulla capitale lo dimostrerebbero. L’unica nota positiva resta il recente scambio di prigionieri tra i due eserciti. Si sono infatti avvicendati 248 soldati russi e 230 ucraini, rispettivamente rimpatriati in Russia e Ucraina nelle ultime ore. Non crescono però le speranze per poter arrivare ad un accordo imminente e tutto fa pensare che si entrerà a breve nel terzo anno di guerra tra i due Paesi. Intanto Kiev continua a sperare in un sostegno più convinto da parte degli Stati Uniti e dell’Unione Europea. I fondi bloccati dal congresso americano sarebbero vitali per l’Ucraina, che però ora deve fare i conti con un inverno durissimo da cui difficilmente potrà scappare.