Biden non ne può più di Gaza

Il presidente americano ha comunicato la sua volontà di porre fine alla guerra nella Striscia di Gaza il prima possibile

La guerra tra Israele e Hamas continua senza tregua, nonostante la “copertura” mediatica sia sempre più carente. Ma i fatti dicono che i bombardamenti non si sono fermati e che le vittime civili aumentano di giorno in giorno.

Biden non ne può più di Gaza
Il presidente degli Stati Uniti vuole che la guerra finisca (ansa) – Rationalinternational,net

Un conflitto incredibilmente sanguinoso di cui, forse, non sarà possibile nemmeno decifrare il reale numero delle vittime. Forse anche per questo il presidente degli Stati Uniti, Joe Biden, ha dichiarato che la sua intenzione è quella di porre fine alla guerra il prima possibile. Resta da vedere che cosa ne pensa Israele.

“Attacchi più mirati nella Striscia”

L’amministrazione Biden ha fatto sapere che la volontà è quella di veder terminare il prima possibile il conflitto tra Israele e Hamas. Il Presidente degli Stati Uniti ha infatti dichiarato durante una conferenza al suo arrivo al Milwaukee, che farà pressione per arrivare ad una tregua. Non è affatto esclusa la possibilità di un nuovo accordo tra le parti in campo e in molti sperano in una reale intenzione degli Usa di intervenire in maniera decisa.

Biden non ne può più di Gaza
Ma le vittime civili continuano a crescere (ansa) -Rationalinternational.net

Biden ha definito “tragica” la strage di circa 20mila palestinesi all’interno della Striscia di Gaza. Una situazione che viene dichiarata da molte organizzazioni e associazioni “disperata” per via dell’incredibile spreco di vite in atto nel territorio. Secondo Antony Blinken, segretario di Stato americano, la fine del conflitto è stato indicato come priorità quattro. Si tratta di una condizione che, dunque, viene dopo il sostegno all’Ucraina, le relazioni con la Cina e la costruzione di una coalizione forte.

Ma non solo. Durante la conferenza stampa, Blinken ha parlato del fatto che gli Stati Uniti si aspettano “attacchi più mirati” contro gli obiettivi nella Striscia di Gaza. “Vogliamo vedere uno spostamento verso operazioni più mirate – ha detto il Segretario di Stato americano – con un numero minore di forze, realmente concentrate sulla leadership di Hamas e sulla rete di bunker sotterranei”. Il Segretario di Stato ha poi detto che quando queste condizioni verranno rispettate “anche il danno arrecato ai civili diminuirà in modo significativo“. Intanto la guerra continua e ci sono notizie di scontri a fuoco ininterrotti. La tensione resta altissima, così come le richieste dei parenti degli ostaggi israeliani nelle mani di Hamas nei confronti del governo. Le tattiche di guerra di Israele, infatti, potrebbero mettere in serio pericolo la vita dei prigionieri israeliani.

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