Macron ha un’arma come 1000 Hiroshima

Un bagliore impressionante ha illuminato la notte di domenica, visto in Italia del Nord. E’ stato un missile francese lanciato sull’Atlantico

Le armi nucleari non sono mai state così potenti e pericolose, malgrado le iniziative per il disarmo. La più importante, negli ultimi anni, ha visto l’Onu protagonista. Il 17 luglio del 2017, durante un’assemblea generale nel Palazzo di Vetro di New York, sono stati 122 i Paesi a dichiarare l’illegalità delle armi atomiche. L’obiettivo era cancellare dalla faccia del pianeta Terra l’uso, la produzione e il possesso dei più temuti strumenti di distruzione di massa. In proposito il Trattato dell’Onu è stato approvato e ratificato nel 2021 da 50 Parlamenti. Le adesioni sono cresciute: oggi sono 77. L’Italia da parte propria non ha ratificato il Trattato, avendo delle bombe atomiche statunitensi sul proprio territorio.

Macron ha un'arma come 1000 Hiroshima
L’eccezionale luminosità del missile M51.3 – rationalinternational.net credit lemonde.fr

In realtà, contro le intenzioni dell’Onu, le cronache degli ultimi tempi parlano di incremento degli arsenali, non di disarmo. La stessa Agenzia internazionale per il controllo dell’energia atomica (Aiea, un organo dell’Onu) non riesce a compiere tutti gli interventi previsti. Negli ultimi giorni sono uscite notizie inquietanti. L’Iran dovrebbe essere in grado di produrre tre testate nucleari, avendo proseguito il suo programma di arricchimento dell’uranio. E’ quanto risulta dai report dell’Aiea resi noti dall’agenzia di stampa Reuters. Teheran ha smentito, tuttavia il responsabile dell’Aiea Rafael Gross, ha parlato di un percorso in atto che può trasformare l’Iran nella Corea del Nord del Medio Oriente.

Corsa agli armamenti più distruttivi con pochi controlli

Le armi nucleari stanno aumentando, sempre con la giustificazione della deterrenza, e anche in Europa. L’Olanda, come si è saputo negli ultimi giorni,  è in grado di compiere un attacco nucleare. Alcuni esperti dell’aviazione degli Stati Uniti hanno compiuto un’ispezione sulla flotta degli F-25 olandesi e ha preso atto che l’attacco nucleare è ora possibile, dandone comunicazione a mezzo stampa. Si ignora se le testate nucleari siano state effettivamente messe a disposizione. Nel volo di prova compiuto nei giorni scorsi, le bombe erano finte. Nulla di più però si può sapere.

Lo Stato che però ha compiuto passi da gigante è la Francia. Il nuovo missile M51.3 può portare dieci missili nucleari con una capacità di distruzione sconvolgente, pari a mille volte la potenza della bomba che distrusse Hiroshima nel 1945. La prova compiuta nei giorni scorsi non ha lasciato dubbi. Il test è stato effettuato sulla costa atlantica, nella zona di Bordeaux, precisamente nella base militare di Biscarrosse. Un sottomarino a propulsione atomica ha lanciato il nuovo missile, senza carica nucleare. Il razzo ha emesso un bagliore accecante ed è poi precipitato nell’Atlantico in mare aperto, a centinaia di chilometri da tutte le coste. Il ministro della Difesa Sébastien Lecornu ha confermato la riuscita del test.

Lo spettro della fine della specie umana sulla Terra

Ancora una volta si è trattato di una dimostrazione di forza. Più che l’effettivo uso delle armi nucleari, quel che vale è il potere di deterrenza, cioè di far paura. Con la minaccia di scatenare una guerra che potrà comportare la fine della specie umana. Il razzo potrà percorrere ben 10mila chilometri con traiettorie ellittiche e non rettilinee. La nuova versione del missile balistico, la M51.3, potrà essere completamente utilizzabile nel 2025, in caso di guerra.

Macron ha un'arma come 1000 Hiroshima
Il presidente francese Emmanuel Macron – 20112023 rationalinternational.net credit liberation.fr

Secondo le previsioni statistiche, se realmente dovesse scoppiare un conflitto nucleare mondiale, in poche ore morirebbero 34 milioni di persone. Le conseguenze dei bombardamenti, però, sarebbero letali per il resto della popolazione umana sulla Terra. Recentemente, la paura per un incidente nucleare rilevante si è sentita durante la guerra d’Ucraina, quando la Russia è riuscita a prendere il controllo della centrale atomica di Zaporizhzhia.

 

 

 

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