Anche gli Stati Uniti sono in pericolo in Medio Oriente. Per le forze americane in campo potrebbero arrivare guai
Anche gli Stati Uniti sono scesi in campo per difendere i propri alleati in Medio Oriente. A supporto di Israele, infatti, gli Usa hanno schierato nei mari mediorientali le due portaerei Eishenower e Ford.

Ma le popolazioni arabe ostili ad Israele questo lo sanno bene e potrebbero decidere di intervenire in maniera pesante, in speciale modo quelle armate dall’Iran. Nonostante la sproporzione di forze in campo, infatti, ora anche Biden potrebbe aver a che fare con guai seri.
I missili super tecnologici degli Hezbollah
Le milizie degli Hezbollah presenti in Libano, ma supportati economicamente e militarmente dall’Iran potrebbero creare non pochi problemi agli Stati Uniti. Le forze statunitensi presenti nel mediterraneo e nel Golfo Persico, potrebbero infatti essere esposti ai numerosi missili di produzione russa di cui le milizie di Hezbollah sono in possesso, grazie all’intermediazione della Siria. A parlarne è stata l’agenzia di stampa Reuters, che ha citato i P-800 Onikis, nella sua nuova versione “Yakhont”.

È un missile da crociera ipersonico anti-nave sviluppato dall’NPO Mashinostroyeniya sovietica. La sua gittata è di 300 chilometri ed è capace di trasportare testate di esplosivo molto pesanti. Riesce a volare a oltre 3.000 chilometri orari ed è lungo una decina di metri. Gli ucraini lo conoscono bene. Durante l’invasione russa nel territorio ucraino da parte russa, l’esercito di Mosca ha utilizzato gli Yakhont. Ma il razzo è stato utilizzato anche durante la guerra in Siria, dove i russi hanno supportato il regime di Assad e sconfitto i ribelli. Sull’utilizzo da parte degli Hezbollah di è pronunciato anche il portavoce del Cremlino, Dmitry Peskov, il quale ha detto di non poter confermare o smentire le notizie riportate da Reuters.
Tuttavia, è certo che la Russia vendette i missili Yakhont alla Siria, i cui “acquirenti” migliori in termini di armi e tecnologie sono proprio gli Hezbollah. Dunque Biden non può di certo dormire sonni tranquilli sapendo che in Medio Oriente i soldati americani si trovano esposti ad un gran numero di pericoli. Proprio in questi giorni Hassan Nasrallah, leader di Hamas, ha dichiarato di avere in serbo “qualcosa per le navi statunitensi“. Il fronte potrebbe infatti espandersi davvero molto presto.