Hollywood, si conclude lo sciopero più lungo nella storia del cinema

Finisce ad Hollywood il più lungo sciopero nella storia del cinema americano, c’è accordo tra attori e Studios su aumenti salariali e uso dell’intelligenza artificiale nei film

Salvo colpi di scena, ad Hollywood si chiude lo sciopero più lungo nella storia del cinema americano: quello degli attori, durato 118 giorni.

Questo mercoledì SAG-AFTRA (US Screen Actors Guild), il sindacato che rappresenta gli attori e le attrici di Hollywood, ha fatto sapere di aver trovato un possibile accordo con le principali case di produzione cinematografica, che potrebbe porre fine al grosso sciopero iniziato il 13 luglio scorso.

Sembrerebbe infatti che sia stato raggiunto un accordo triennale con i principali Studios e con le piattaforme di streaming per la firma di un nuovo contratto collettivo, mettendo fine a una vertenza durissima su questioni non solo economiche, ma anche di uso delle nuove tecnologie.

Il comitato negoziale del sindacato ha approvato l’accordo con voto unanime, ma l’intesa dovrà poi essere sottoposta venerdì al Consiglio nazionale di Sag-Aftra e ai circa 60mila iscritti al sindacato. 

Trovato un’accordo per concludere lo sciopero più lungo di Hollywood

Per ora il testo non è stato diffuso, ma tra le altre cose aumenterebbe lo stipendio minimo per i lavoratori del settore (del 7%) e introdurrebbe tutele contro l’uso non autorizzato dell’immagine degli attori tramite i sistemi di intelligenza artificiale.
Fran Drescher
Foto | Wikimedia Commons @Gage Skidmore – Rationalinternational.net
Verrà affidata a un set di nuove regole, una novità a livello mondiale. I dettagli non sono ancora noti, ma una delle questioni spinose era, ad esempio, il consenso all’uso dell’immagine degli attori da parte delle intelligenze artificiali anche dopo la morte.
Il sindacato aveva chiesto anche migliori condizioni sul diritto d’autore, soprattutto per quanto riguarda i film e le serie tv trasmesse in streaming: aveva chiesto alle piattaforme di garantire una quota del 2 per cento sui prodotti nel catalogo, ma alla fine nel nuovo contratto è stato inserito un bonus basato sulle metriche di performance.
Fran Drescher, la presidente del sindacato – nota per il suo ruolo da protagonista nella sitcom La Tata – ha detto di aver ricevuto molte richieste nell’ultimo periodo da parte di agenti, attrici e attori iscritti al sindacato, tra cui George ClooneyBen Affleck, per portare a termine negoziazioni che ormai andavano avanti da quasi quattro mesi. “Sono sollevata” ha affermato Drescher in un’intervista.
Lo sciopero è stato finora il più grosso degli ultimi quarant’anni, e ha coinvolto almeno 160mila attori e attrici.
La vertenza ha paralizzato le produzioni cinematografiche e televisive in tutto il Paese, imponendo il costosissimo rinvio di tutti i lungometraggi e gettando nel caos la programmazione dei palinsesti televisivi – tanto che gli Studios avevano fatto pressioni sui negoziatori perché arrivassero a un accordo.
“Non vediamo l’ora di tornare al lavoro per raccontarvi grandi storie”, ha detto in un comunicato la Alliance of Motion Picture and Television Producers, cioè l’organizzazione dei datori di lavoro americani per cinema e tv.

Quando si pensa agli attori di Hollywood è facile immaginarsi persone molto ricche, ma in realtà la maggior parte dei lavoratori del settore guadagna un salario medio-basso e ha ingaggi temporanei, con cui in alcuni casi è impossibile mantenersi.

Secondo ProdPro, un servizio che analizza le piattaforme di streaming, lo sciopero ha fermato o rallentato la produzione di 176 film e serie tv, per un valore complessivo di 10 miliardi di dollari.

Il governatore della California Gavin Newsom ha detto che l’economia dello Stato, fortemente influenzata dall’industria cinematografica, ha perso 5 miliardi di dollari.

Il lancio di alcuni film, come Dune – Parte II con Zendaya e Timothée Chalamet, è stato rimandato.

Il 27 settembre scorso era terminato lo sciopero degli sceneggiatori di Hollywood, rappresentati dalla Writers Guild of America (WGA): era cominciato il 2 maggio ed era durato 148 giorni.

Impostazioni privacy