Strage di Hamas, due gambe amputate

I due fidanzati sono riusciti a fuggire al massacro del rave: “Siamo rimasti senza le gambe, ma siamo vivi”

Nonostante il terrore affrontato quel giorno e la scelta dolorosissima di dover rinunciare a parte del loro corpo, i due sono felici di essere sopravvissuti.

Due gambe amputate per via della strage di Hamas
La storia della coppia che si è salvata per un soffio (Ansa) – Rationalinternational.net

Erano anche loro nel rave nel deserto israeliano divenuto tristemente famoso per essere stato uno degli obiettivi del violento attentato delle milizie di Hamas. In quel frangente i terroristi fecero una vera strage, ma una coppia è riuscita a salvarsi, anche se entrambi hanno perso un arto.

Sorridenti dopo l’eccidio

Fino a qualche mese fa erano in vacanza in Italia, sorridenti e più innamorati che mai, dopo che lui. Ben Binyamin, 29enne israeliano, avevo chiesto a Gali Segal, la sua compagna di 25 anni, di sposarsi. Lui calciatore, lei studentessa. Anche loro stavano partecipando al rave party nel deserto israeliano al confine con la Striscia di Gaza. Fino all’arrivo dei terroristi e del massacro che di lì a poco si sarebbe compiuto. Oggi sono entrambi vivi, ma tutti e due, per via delle ferite riportate, hanno dovuto subire un’amputazione.

Due gambe amputate per via della strage di Hamas
Entrambi hanno perso la gamba destra – Rationalinternational.it

Si sono riusciti a salvare grazie alla protezione offerta da un bunker, ma hanno perso entrambi la gamba destra. i due sono usciti solo alcuni giorni fa dall’ospedale Hillel Yaffe di Hadera, dopo essere stati ricoverati per circa un mese. Furono alcuni loro familiari a portarli in salvo nel centro di Israele, dopo che l’invasione era terminata. Ben Binyamin racconta quei terribili momenti: “Ero con un gruppo di 40 persone, nascosti nei bunker. A quel punto i terroristi ci hanno lanciato delle granate“. In quel momento il ragazzo di aver visto cose terribili: “Corpi su corpi, comprese parti di corpi”. il 29enne, fino al 7 ottobre, era un calciatore che militava nella squadra israeliana M.S. Kiryat Yam, ma ora dovrà pensare ad una nuova vita.

La sua compagna, Gali Segal, continuerà a studiare Architettura, ma insieme dovranno ricominciare una nuova vita con i terribili ricordi di un attentato che entrerà per sempre a far parte della storia di Israele. I due amano viaggiare e fino a qualche settimana fa avevano visitato l’Italia, andando a Venezia e in Sicilia, ma anche Berlino. Grecia e Amsterdam. Nel momento della loro uscita dall’ospedale – lui con le stampelle e lei con il deambulatore – sono statti accolti dagli applausi dei medici e degli infermieri della struttura, oltre dall’amore dei loro parenti.

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