Israele a caccia di colpevoli

Le Nazioni Unite si operano per stabilire se le accuse di Israele ai danni dell’Unrwa siano veritiere. Verrà istituito un comitato indipendente.

Le Nazioni Unite hanno promosso la creazione di un comitato indipendente, in modo da valutare l’effettiva imparzialità dell’Unrwa. Sarà Catherine Colonna, ex Ministra degli Affari Esteri francese, a ricoprire il ruolo di capo e guida dell’Indipendent Review Group. L’obiettivo si riassume nello stabilire “se l’Agenzia” stia “facendo tutto ciò che è in suo potere per garantire la neutralità e per rispondere alle accuse di gravi violazioni”. In data 18 gennaio 2024 un alto diplomatico israeliano ha sostenuto pubblicamente che l’intelligence avesse accesso ad alcune prove che confermerebbero il coinvolgimento di più di 190 dipendenti – di cui 12 apparentemente confermati – dell’Agenzia Onu per i rifugiati palestinesi nell’attentato del 7 ottobre 2023.

Attentato 7 ottobre, i responsabili
Israele accusa i dipendenti dell’Unrwa – foto: ansa – rationalinternational.net

Il misterioso dossier non è stato consegnato nelle mani delle Nazioni Unite, tantomeno ai membri del comitato. “Non penso che abbiamo bisogno di fornire informazioni dell’intelligence, ciò rivelerebbe le fonti dell’operazione” – ha dichiarato, con fervente convinzione, il portavoce del Ministero degli Esteri Lior Haiat. Egli forse dimentica che un processo onesto, per essere definito tale, necessita di prove che confermino la versione dell’accusa. Credere a priori alle dichiarazioni dello Stato ebraico creerebbe un pericoloso precedente. I diretti interessati hanno spiegato come i servizi segreti siano giunti a tali conclusioni sulla base di video e riprese, ma anche tracciamento telefonico e sequestro di documenti e carte d’identità.

Accuse senza prove

Israele ha dichiarato che, all’interno dell’Unrwa, collaborerebbero 190 agenti terroristici di Hamas. Dodici dipendenti, di cui uno sarebbe morto e due risulterebbero dispersi, avrebbero inoltre consentito ai miliziani di accedere facilmente ai kibbutz. Uno di loro è stato accusato persino di aver tentato di rapire una donna israeliana con l’aiuto impunito del figlio. “Siamo rimasti scioccati” – afferma sgomenta Juliette Touma, direttrice delle comunicazioni Unrwa – “abbiamo preso la cosa sul serio, perché si trattava di accuse molto gravi”.

l'attentato fa ancora male
L’attentato del 7 ottobre fa ancora male – foto: ansa – rationalinternational.net

Quando espresso da Israele ha, prevedibilmente, provocato gravi conseguenze: Stati Uniti, Germania, Regno Unito e Svezia hanno sospeso i finanziamenti all’Agenzia, in uno dei momenti più difficili per i civili palestinesi. L’Unrwa garantisce la gestione di ben 278 scuole per oltre 280mila bambini, guida 22 centri sanitari e consente a 2 milioni di persone di ricevere periodicamente cibo e acqua per sopravvivere. Il 14 febbraio l’Indipendent Review Group darà il via alle indagini, un’operazione che diviene una missione difficile da attuare considerando la mancata intenzione dello Stato ebraico di consegnare il fantomatico dossier. Nel mese di marzo il comitato indipendente dovrà consegnare un primo resoconto al Segretario generale Antonio Guterres. Il documento sarà reso pubblico entro il mese di aprile 2024.

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