TFR, conservarlo in azienda o nel fondo pensione? La scelta dipende da molti fattori, tra cui crisi finanziaria e instabilità geopolitica.
La previdenza complementare sta diventando sempre più popolare in Italia, offrendo un’alternativa al tradizionale Trattamento di Fine Rapporto (TFR) per garantire una pensione più sicura e redditizia. Ma dove conviene realmente mettere i propri risparmi: in azienda o in un fondo pensione? La scelta dipende dai rendimenti e dalla sicurezza finanziaria che desiderate.
La Commissione di vigilanza sui Fondi Pensione (Covip) ha condotto uno studio approfondito sull’andamento dei fondi pensione in Italia, evidenziando che, nonostante le sfide globali come l’instabilità geopolitica e l’inflazione nel 2022, c’è stato un aumento delle iscrizioni alle forme pensionistiche complementari. Al termine del primo semestre del 2023, circa 10,5 milioni di italiani avevano scelto questa opzione, registrando un incremento del 2% rispetto all’anno precedente.
L’instabilità geopolitica e l’inflazione non sono da sottovalutare nella gestione del TFR
Nel 2022 i rendimenti dei fondi pensione hanno subito un impatto negativo a causa di eventi globali come l’instabilità geopolitica e l’inflazione. I fondi azionari hanno registrato un calo tra l’11,7% e il 13,2%, mentre i fondi obbligazionari hanno visto una contrazione tra il 3,5% e il 10,9%. Nonostante ciò, nel 2023 si è verificata una ripresa, con i fondi azionari che hanno mostrato un guadagno tra il 6% e il 7,6%.
Guardando all’andamento a lungo termine, i dati degli ultimi dieci anni indicano che i Piani Individuali Pensionistici (PIP) hanno avuto una rivalutazione media annua del 2,9%, superando il TFR che si è attestato al 2,4%. I rendimenti dei fondi azionari, invece, hanno raggiunto il 4,7%. La scelta tra conservare il TFR in azienda o investirlo in un fondo pensione comporta anche differenze significative nella fiscalità e nei costi di gestione. Mentre il TFR in azienda è soggetto a tassazione IRPEF che può arrivare al 43% per anticipi superiori ai 50.000 euro, la previdenza complementare prevede aliquote tra il 9% e il 15%.
Il fondo pensione potrebbe raddoppiare il capitale
Un recente studio ha dimostrato che investire 100 euro al mese in un fondo pensione può raddoppiare il capitale accumulato nel tempo. Questo potrebbe tradursi in una rendita integrativa variabile, arricchendo la pensione di base e offrendo maggiore sicurezza finanziaria durante il periodo della pensione.
Tuttavia, è importante notare che ogni investimento comporta un rischio, influenzato da eventi esterni come l’instabilità geopolitica e l’inflazione. Prima di prendere una decisione, è essenziale valutare attentamente i rischi e le opportunità offerte da entrambe le opzioni, considerando anche la propria situazione finanziaria e i propri obiettivi a lungo termine.