Il caro bollette può essere contenuto con delle soluzioni private. Tra queste, le piante che riscaldano gli appartamenti. Di cosa si tratta.
Sta per arrivare l’inverno, anche se le temperature che si sono avute finora rendono poco credibile il trovarsi a metà autunno. Ed invece tra poco tempo sarà Natale, ed ancora prima il tempo di accendere i termosifoni. Dallo scorso anno l’Italia è stata istituzionalmente suddivisa in fasce climatiche, a partire dalle quali vengono stabiliti i giorni e i periodi dell’anno in cui è possibile accendere il riscaldamento in casa. Questo ha un doppio scopo.
La diminuzione dell’utilizzo del gas naturale, materia prima diventata sempre più rara e costosa, e il contenimento della spesa per i cittadini rendono le bollette sempre più salate, in particolar modo con l’accensione dei conflitti. Nel marzo 2022 la guerra russo ucraina ha fatto salire alle stelle il costo della materia prima. Ed ora la crisi del Medioriente sortisce lo stesso effetto. Con l’aggravante che le timide misure di contenimento dei prezzi, quali il taglio delle accise, non sono state rinnovate dal nuovo governo. Di conseguenza i cittadini devono ripiegarsi in soluzioni private per evitare di affogare tra le bollette. E qui arriva il ruolo delle piante.
Le piante che riscaldano: come utilizzarle in casa
In generale efficientare la casa per una corretta gestione della temperatura è la soluzione ideale. A partire da finestre che non facciano entrare né freddo né caldo, muri e pareti esterne coibentate e quant’altro. Sono soluzioni molto efficaci, ma talvolta costose. Si può ricorrere agli incentivi pubblici, che restituiscono, grazie ai vari bonus, parte delle somme spese per migliorare il parco energetico edilizio sotto forma di detrazione fiscale. Generalmente nell’arco di cinque o dieci anni.
Un incentivo alla casa calda senza termosifoni, che non richiede una spesa ingente, è l’acquisto di alcuni tipi di piante. In generale alcuni mazzetti di piante aromatiche, come ad esempio l’alloro o il muschio, aiutano a deumidificare la casa, rendendo la temperatura percepita più fresca in estate e più calda in inverno. Mentre, invece, ci sono proprio le piante che scaldano. Ed è facile appurarlo. Se si mettono in giardino quando nevica, in breve tempo si può notare che intorno alla pianta la neve si è sciolta.
Si tratta della Symplocarpus foetidisus, una pianta in grado di generare calore nell’appartamento. Il suo nome comune è cavolo puzzola. L’unico inconveniente infatti è che eroga un odore di cavolo poco piacevole. In alternativa ci sono il Philodendron selloum e l’Arum Italicum. Anche qui l’acquisto non è privo di inconvenienti. Entrambe le piante che scaldano la casa sono tossiche, dunque devono essere tenute alla larga dalla portata di animali e bambini.