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Entra in ospedale per il parto. E muore

Maria Vittoria Ciocci Febbraio 8, 2024

Vincenza, in attesa del suo primo figlio, raggiunge l’ospedale per darlo alla luce. Poche ore dopo, si spegne improvvisamente.

Vincenza Donzelli, in attesa del suo primo figlio, è morta il 13 agosto 2022. “Mia sorella è entrata in sala parto e non è più uscita“ – racconta il fratello Gianluca dopo mesi di silenzio – “Un giorno Vincenzo dovrà sapere perché non ha la mamma”. La donna era conosciuta a Napoli, nota prima di tutto per la sua attività presso la Galleria Borbonica. Il compagno, e padre del piccolo, è Andrea Cannavale, figlio dello storico attore Vicenzo Cannavale. La notizia colpì l’intera comunità come un fulmine a ciel sereno e ciò spinse Gianluca ad abbandonare tutto per dedicarsi esclusivamente alla famiglia e al nipotino. Dopo 15 anni di esperienza all’estero come chef, ha quindi scelto di abbandonare i suoi sogni nel cassetto per attraversare ciò che lui definisce “un inferno”.

Vincenza Donzelli muore in sala parto
Da chiarire le dinamiche della morte di Vincenza Donzelli – foto: Facebook – rationalinternational.net

Era rincasato per festeggiare la nascita di Vincenzo, ma dovette invece assistere con i suoi occhi alle lacrime disperate di sua madre. “Voglio sapere la verità” – ribadisce – “Non so se ci sono delle colpe o dei colpevoli”. I medici non hanno saputo stabilire le cause del decesso, per cui la vicenda è giunta sotto l’occhio attento della magistratura. Il 22 gennaio scorso la procura ha richiesto l’invio a giudizio di quattro medici, i quali dovranno presentarsi nuovamente di fronte ai giudici nel mese di aprile 2024. Nel frattempo i famigliari, che per mesi hanno scelto di mantenere il massimo riserbo sul processo, hanno invece propeso per un cambio di rotta.

“E’ entrata in sala parto e non è più uscita”

Gianluca Donzelli, in seguito alla morte di Vincenza, ha deciso di rompere il silenzio. L’esposizione, da parte di alcuni utenti, di testimonianze e narrazioni molto simili a quanto accaduto a sua sorella, l’ha convinto della necessità di affrontare l’argomento pubblicamente. Dare voce a coloro che, purtroppo, non godono di tale riscontro mediatico. Gianluca ha abbandonato tutto, è vero, ma come lui stesso ha tenuto a sottolineare si trattò di una scelta fattibile. Poteva permetterselo.

Vincenza e suo fratello Gianluca
Gianluca Donzelli rompe il silenzio sulla morte di sua sorella – foto: Facebook – rationalinternational.net

“Se fosse successo ad un semplice impiegato?” – riflette. Sicuramente un dipendente non può concedersi di abbandonarsi al dolore e, molti in realtà, non possono certo permettersi un avvocato ed eventualmente un sostegno psicologico. “Ci sono i messaggi di tante persone che hanno avuto la stessa esperienza, ma nessun supporto” – spiega – “E allora è per quelle persone che oggi parlo”. In questi casi l’ambiguità, la mancanza di chiarezza e la negligenza del personale sanitario rappresentano ossigeno puro per la sofferenza. “Quello che è successo a mia sorella, io non voglio che riaccada più” – ha quindi concluso Gianluca Donzelli.

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