Gaza, i giornalisti non sopravvivono

Continua a crescere il numero di cronisti morti durante la guerra in Medio Oriente. Ora sono 79 i giornalisti morti

Non solo civili, combattenti e militari. La guerra all’interno della Striscia di Gaza ha provocato numerose vittime anche tra gli operatori dell’informazione.

Gaza, i giornalisti non sopravvivono
Aumenta il numero di giornalisti morti a Gaza (Ansa) – Rationalinternational.net

Sono ben 79 le persone, tra giornalisti e operatori dei media, morti all’interno della Striscia di Gaza durante la guerra tra Israele e Hamas, iniziata il 7 ottobre. A farlo sapere sono i dati del Comitato per la protezione dei giornalisti (Cpj).

Una strage senza precedenti

Sono 72 i giornalisti palestinesi uccisi durante la guerra tra Israele e i miliziani di Hamas. Quattro invece sono israeliani, mentre 3 sono libanesi. I giornalisti e operatori rimasti feriti durante le operazioni militari in Medio Oriente sono invece 16, mentre risultano dispersi in 3 e ben 21 sono stati arrestati. La vittima più recente tra i giornalisti che operano sul campo di battaglia è Hamza Dahdouh, 27enne figlio del caporedattore a Gaza dell’emittente del Qatar Al Jazeera, Wael Dahdouh. Questo aveva perso anche la moglie durante un raid del 25 ottobre condotto dall’esercito israeliano, oltre a suo figlio 15enne Mahmoud, sua figlia di soli 7 anni, Sham e sua nipote Adam, di un anno.

Gaza, i giornalisti non sopravvivono
La maggior parte dei giornalisti uccisi sono palestinesi (ansa) – Rationalinternational.net

Hamza ha perso la vita durante un bombardamento israeliano nei pressi di al-Mawasi, nella parte occidentale di Khan Younis, nella parte sud di Gaza. A centrare la sua auto è stato un missile. Nell’esplosione è morto anche un altro giornalista, il 20enne Mustafa Thuraya, mentre un terzo passeggero è stato ferito. Una guerra che fa sempre più strage di civili. Secondo i report pubblicati dall’ong Save The Children, ogni giorno in media oltre 10 bambini, solo all’interno della Striscia di Gaza, subiscono mutilazioni e perdita di arti a causa dei bombardamenti. La difficile situazione del sistema sanitario in cui versa la città di Gaza, inoltre, fa sì che la maggior parte degli interventi avvenga senza anestesia, provocando ulteriore dolore ai feriti.

Tuttavia, la guerra continua anche a grande intensità. L’esercito israeliano porta avanti ancora i suoi raid e i combattimenti, anche all’interno della città di Gaza, continuano senza sosta. Le autorità di Gaza controllate da Hamas parlano di circa 23mila morti provocati dall’invasione israeliana, mentre quasi il 90% della popolazione ha dovuto abbandonare le proprie abitazioni. La totalità della popolazione ha problemi di sostentamento alimentare e il bilancio, con le tensioni nella regione che si fanno sempre più gravi, sembra essere destinato ad aumentare.

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