7 Ottobre, anche Israele è colpevole

Ci sarebbero delle colpe che riguardano anche il governo di Tel Aviv. Informazioni ricevute prima dell’attacco di Hamas

Nonostante siano passati ormai quasi tre mesi dall’attacco delle forze di Hamas in Israele, continuano le inchieste per capire quale sia stato il motivo di una fragilità impressionante da parte dell’intelligence.

7 Ottobre, anche Israele è colpevole
Forse in Israele si sapeva cosa sarebbe successo (ansa) – Rationalinternational.net

Il 7 ottobre le milizie di Hamas sono riuscite ad entrare nei Kibbutz israeliani, compiendo una vera e propria strage. Non è ancora del tutto chiaro come questo sia stato possibile, ma ora emergono nuove informazioni che peggiorano la posizione del governo israeliano.

L’intelligence sapeva

Secondo quanto riportano i media israeliani, una fonte dello Shin Bet, il servizio di intelligence britannico, era venuto a conoscenza del pericolo da parte di Hamas. Questa fonte avrebbe riferito che era pronta un’operazione in grande stile da parte di Hamas. Tuttavia, i vertici dell”intelligence dello Stato ebraico non sarebbero venuti a conoscenza del piano. Per Channel 12 News, la fonte dello Shin Bet era operativa all’interno della Striscia di Gaza e aveva riferito che Hamas stava pianificando un attacco nei primi giorni di ottobre.

7 Ottobre, anche Israele è colpevole
Continuano ad emergere nuove informazioni (ansa) – Rationalinternational.net

Ma, sempre secondo quanto riferito da Channel 12, le informazioni specifiche sul piano vennero bloccate e non arrivarono mai ai vertici dell’intelligence. Ecco perché il capo dello Shin Bet, Ronen Bar, non venne mai a conoscenza di questa informazione. Secondo alcune fonti anonime provenienti dallo Shin Bet, in quel momento non furono trovati elementi talmente concreti da poter provare una reale intenzione da parte di Hamas di poter attaccare Israele. La stessa intelligence ha affermato che in questo momento le risorse sono concentrate nella guerra contro Hamas e sono ancora in corso i preparativi di indagine per capire ciò che non abbia funzionato.

Secondo Seymour Hersh, vincitore del Premio Pulitzer, il primo ministro Benjamin Netanyahu era a conoscenza in anticipo dell’imminente attacco di Hamas in Israele. A riferirlo sarebbe stato un funzionario israeliano. Questo avrebbe raccontato che Netanyahu avrebbe letto la valutazione fatta dall’Unità 8200. Si tratta di un’unità di intelligence di Tel Aviv che, ben prima del 7 ottobre – sempre secondo quanto riportato da Seymour – aveva scoperto che Hamas stava preparando degli attacchi in territorio israeliano. Una teoria però smentita dal New York Times, secondo cui non ci sarebbe alcuna prova che Netanyahu fosse a conoscenza di queste informazioni. Hers ha poi citato una fonte israeliana la quale sostiene che il primo ministro sarebbe coinvolto in una campagna disperata con il tentativo di mantenere il potere. La strategia sarebbe quella di accusare lo Shin Bet e il Mossad, nascondendogli inoltre informazioni preziose.

Lo stesso New York Times, a fine novembre, aveva svelato che alcuni funzionari israeliano erano a conoscenza del fatto che Hamas stava preparando un piano per infiltrarsi in Israele almeno un anno prima dell’attacco del 7 ottobre. Tuttavia, queste informazioni non sono state prese sul serio e il piano dei miliziani palestinesi è stato visto come “troppo ambizioso” per poter essere davvero realizzato. Tuttavia, il massacro è avvenuto davvero e ora la guerra è una conseguenza violenta e terribile di quella sottovalutazione.

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