Kiev fragile, l’Europa si gioca tutto

L’Ucraina non sembra poter essere in grado di resistere alla Russia, ma deve farlo. L’Europa ci ha scommesso tutto

La guerra in Ucraina, scatenata dall’invasione della Russia, potrebbe avere un esito infausto per Kiev e per i suoi alleati occidentali.

Kiev fragile, l'Europa si gioca tutto
Adesso Kiev è davvero in difficoltà, ma non solo lei (ansa) – Rationalinternational.net

Se in un primo momento sembrava che l’esercito ucraino – armato di tutto punto da parte degli alleati occidentali – potesse tenere testa alle forze di Mosca, ora la sensazione è ben diversa. Ma l’Europa non può di certo permettersi una sconfitta militare da parte di Kiev e non può far altro che puntare tutto sulle forze ucraine.

All’Europa conviene una vittoria ucraina

Secondo un’analisi condotta dall’istituto statunitense, Institute for the Study of War, le conseguenze strategico-militari di una vittoria della Russia in Ucraina sarebbero devastanti per l’Europa. L’andamento della guerra, almeno per ora, sembra vedere Mosca in netto vantaggio sulle forze di Zelensky. Se le cose dovessero rimanere così, dunque, l’esercito di Putin potrebbe vincere la guerra e addirittura arrivare a Kiev con i propri carri armati e con il proprio esercito. Un esito che non sarebbe conveniente per l’Unione Europea, ma anche per la Nato.

Kiev fragile, l'Europa si gioca tutto
Putin può vincere e l’Unione Europea trema (ansa) – Rationalinternational.net

Secondo l’intelligence statunitense, le forze ucraine, trainate dagli alleati occidentali, sono riusciti a distruggere circa il 90% delle forze militari russe che erano state impiegate all’inizio della guerra. Tuttavia, la Russia ha già iniziato la sostituzione per soppiantare le pesanti perdite. Questo attraverso il potenziamento della propria industria militare e con la mobilitazione “parziale” della popolazione. Se questo dovesse essere l’andamento della guerra, Mosca riuscirebbe ad avere la meglio e ad imporsi su Kiev, aumentando addirittura la propria capacità militare e finendo la guerra con una forza di combattimento anche superiore rispetto ai primi giorni di conflitto.

Un esito infausto, ovviamente, per Kiev e per il popolo ucraino, ma non solo. L’Unione Europea si troverebbe faccia a faccia con le forze armate russe, condividendovi i confini. Stesso discorso per i Paesi Nato, prima su tutti la Polonia. Una situazione che costringerebbe i membri del Patto Atlantico ad aumentare i propri finanziamenti. Inoltre, gli Stati Uniti – che di fatto ha la leadership militare della Nato e in Europa, sarebbe costretta ad aumentare il proprio contingente militare nei Paesi “caldi” a diretto contatto con i confini russi. Un investimento in termini di risorse militari ed economiche ben superiori rispetto a quelle richieste da Zelensky e dai vertici militari ucraini. Ecco perché, quindi, sbloccare i fondi attualmente fermi al Congresso americano e dare il via libera alle risorse europee stanziate per sostenere l’Ucraina potrebbe essere la scelta più sensata per l’Alleanza occidentale.

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