Israele ora deve contare i nemici

Tutti contro il Primo Ministro Benjamin Netanyahu: la minaccia oltreconfine diviene sempre più concreta. Israele conta i nemici.

Le potenze godono di un principio di libertà d’azione e di pensiero, che tuttavia deve adeguarsi alle norme esposte dal diritto internazionale umanitario. Leggi che fondano la propria sostanza sugli insegnamenti ereditati dalla storia e che, di fronte ad un’eventuale violazione, prevedono l’attuazione di sanzioni e provvedimenti da parte della comunità internazionale. Tra i diritti delle nazioni troviamo – ovviamente – la facoltà di potersi difendere, una reazione che tuttavia deve essere, almeno in parte, proporzionale all’offesa. Israele ha deliberatamente violato tali limitazioni, oltre che infierire impunemente sui civili.

Israele e i suoi nemici
Israele conta i suoi nemici, si aggiunge il Qatar – foto: ansa – rationalinternational.net

La strategia militare adottata da Benjamin Netanyahu ha letteralmente oscurato la tragedia consumata il 7 ottobre scorso. La guerra ha travolto tanto più la popolazione palestinese, quanto meno i miliziani di Hamas. Ed è così che il leader israeliano è divenuto carnefice del massacro ingiustificato di migliaia di esseri umani. I vicini di casa osservano oltreconfine la condotta sconsiderata del premier e minacciano di prendere provvedimenti. Il numero dei nemici di Israele diviene sempre più sostanzioso e rischia di minare la sicurezza della paese. Hezbollah in Libano, i ribelli Houthi nello Yemen, Cisgiordania ed ora persino il Qatar.

Qatar detta sentenza contro Israele

“L’autodifesa non si applica all’occupazione” – le dichiarazioni rilasciate dall’emiro Tamim bin Hamad Al Thani in Qatar “e non consente crimini di genocidio commessi da Israele a Gaza”. Egli ha ribadito nuovamente la violazione del diritto internazionale umanitario, oltre che il mancato rispetto di tutti i valori religiosi, etici ed umanitari. Ha poi invitato la comunità internazionale ad aprire un’indagine approfondita, in modo da portare alla luce la crudeltà e i soprusi subìti dalla popolazione palestinese intrappolata nei confini bui della Striscia. Una risposta, questa, che nasce dall’esasperazione causata dall’atteggiamento irremovibile di Netanyahu, il quale ha rifiutato ogni tentativo di mediazione.

Qatar detta sentenza contro Israele
Al Thani sottolinea la violazione del diritto internazionale – foto: ansa – rationalinternational.net

Al Thani ha elogiato i palestinesi, sottolineandone il coraggio e la resilienza. Una guerra che ha contemplato “l’uccisione sistematica e mirata di civili innocenti e disarmati” e che ha visto in Israele il principale motore. L’emiro chiede il cessate il fuoco definitivo, una condizione che consentirebbe ai 130 ostaggi di tornare finalmente dai loro cari, oltre a porre fine ad un massacro di massa potenzialmente infinito. Siamo di fronte all’ennesimo monologo pubblico che, con ogni probabilità, rimarrà fine a sé stesso. Netanyahu di fatto ha persino rinunciato agli israeliani trattenuti da Hamas, pur di non interrompere le ostilità.

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