Così hanno ritrovato un Botticelli perduto

Un gioiello realizzato da uno dei più grandi pittori del Rinascimento, protetto per secoli e restituito da una famiglia di origini napoletane.

Durante la seconda metà del Quattrocento, all’alba dell’inizio di un nuovo secolo, un rinomato ed affermato pittore fiorentino si dedicava anima e corpo alla realizzazione delle sue ultime opere artistiche. Si spegnerà nei primi anni del Cinquecento, precisamente nel 1510, separandosi da un’inestimabile eredità. I suoi quadri, esposti nelle più importanti gallerie internazionali, conquisteranno infinite generazioni di appassionati. Uomini e donne che vivono nella consapevolezza che difficilmente assisteranno alla nascita di un professionista di tale calibro. Parliamo di Sandro Botticelli, indiscusso autore della Nascita di Venere e della Primavera.

Ritrovata Madonna con il bambino
Botticelli ritrovato e conservato da una famiglia napoletana – foto: lamoneta.it – rationalinternational.net

Pochi decenni prima della scomparsa, Papa Sisto IV chiese all’artista di donare una sua opera ad una famiglia contadina residente a Gragnano. La cittadina, un tempo avvolta dalle campagne, era presieduta dalla famiglia Medici ed il Pontefice sperava, con tale gesto, di ingraziarsi i loro favori. Botticelli dipinse così una Madonna con il bambino, avvolta da una veste blu e rossa, protetta da una cornice di estremo valore. La famiglia prescelta decise in coscienza di affidare l’opera alla cappella di Santa Maria della Carità, la quale ne usufruì in occasione delle festività e delle processioni.

Botticelli dona un quadro ad una contadina

Nei primi anni Settanta, il dipinto – visibilmente danneggiato – venne affidato ad una famiglia originaria del posto. I Somma custodirono la Madonna con il bambino per secoli, proteggendola dall’avidità dei trafficanti di opere d’arte. La modestia della cittadina impedì ai residenti di prendere consapevolezza della necessità di un restauro accurato, per cui tale gioiello subì inevitabilmente lo scorrere inesorabile del tempo. I distacchi di colore e l’opacità della tinta, si accompagnano ad una serie di alterazioni dovute a alcuni interventi successivi sull’opera.

Le autorità ritirano il dipinto
Madonna con il bambino nelle mani della famiglia Somma – foto: lamoneta.it – rationalinternational.net

Ed è così che la famiglia Somma scelse di rivolgersi al sindaco di Gragnano, Nello D’Auria: “Ci siamo subito attivati per consegnare la preziosa opera d’arte nelle mani degli esperti” – sono state le sue parole – “che potessero occuparsene e renderla finalmente fruibile per la comunità”. Lo stato attuale dell’opera infatti non consente alla famiglia di mantenerne il possesso privato, sarà necessario eseguire un’attenta operazione di restauro e stabilire le condizioni di conservazione ed esposizione al pubblico. “L’intenzione della famiglia Somma è sempre stata questa” – ha concluso D’Auria.

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