Le parole deliranti di un ex funzionario lasciano a bocca aperta. Per lui non sono morti abbastanza bambini a Gaza
Non si ferma l’ondata di rancore e odio stimolata e incoraggiata dall’ennesima guerra senza senso che si sta combattendo nel mondo.
Così come avvenne subito dopo l’inizio della guerra in Ucraina, anche per il conflitto tra Israele e Hamas si sono formate delle vere e proprie fazioni. Queste sono spesso costituite da facinorosi fermi sulla loro posizione – spesso sbagliata ed estrema – che si rendono protagonisti di uscite senza senso e particolarmente violente. Un esempio è quello di un ex funzionario americano, secondo cui a Gaza non sono morti abbastanza bambini.
Parole piene d’odio
Si tratta di Stuart Seldowitz, 64enne ex funzionario del Consiglio di sicurezza nazionale durante il mandato di Barack Obama. L’uomo è stato arrestato per via di alcuni video pubblicati e condivisi sui social media che lo ritraggono mentre pronuncia parole di odio contro l’Islam e le persone di origine araba. In alcuni video si vede Seldowitz rivolgere insulti nei confronti di una cittadino ambulante 24enne di origini egiziane. Il ragazzo lavorava presso un carretto di cibo a New York.
“If we killed 4,000 Palestinian kids, it wasn’t enough…”
In a separate incident, US State Department veteran Stuart Seldowitz continues his racist harassment of a street vendor in New York.pic.twitter.com/GP49aoxFzg
— Lowkey (@Lowkey0nline) November 21, 2023
L’ex funzionario è stato quindi arrestato con l’accusa di crimine d’odio, ma anche di stalking e molesti aggravata. Nelle immagini dei video pubblicati sui vari canali social si vede il 64enne schernire l’uomo sulla sua condizione sociale e di cittadinanza, ma anche di essere musulmano. Seldowitz lo accusa quindi di sostenere Hamas, dicendo che egli è “favorevole all’uccisione di bambini piccoli”. A quel punto Seldowitz rincara la dose e, riferendosi sempre al 24enne di origini egiziane dice: “Sai cosa? Se uccidessimo 4mila bambini palestinesi non sarebbero abbastanza“. Parole cariche di odio che non sono sfuggite alle autorità grazie ai video pubblicati sui social media. Ora l’uomo dovrà difendersi in tribunale da pesanti accuse.
Non si tratta del primo episodio islamofobico negli Stati Uniti nell’ultimo periodo. Come anche in Occidente, si moltiplicano segnalazioni di insulti e ingiurie nei confronti di cittadini di colore o di origine araba. Tuttavia, come dicevamo all’inizio, la guerra in Medio Oriente ha incentivato la formazione di fazioni piuttosto nette e schierate. In tutto il mondo, infatti, si continuano a registrare continui episodi antisemiti, soprattutto in Francia, Regno Unito e Germania. Oltre alle case distrutte, ai civili senza vita e ai bambini uccisi, anche l’aumento indiscriminato dell”intolleranza e dell’odio “nel diverso” è una delle conseguenze più tristi della guerra.