Erdogan scava la fossa a Netanyahu

Il leader turco Recep Tayyip Erdogan minaccia Benjamin Netanyahu. Quest’ultimo dovrà rispondere all’accusa di crimini di guerra.

Un conflitto nella quale la vittima si è trasformata in un carnefice. In un primo momento il sostegno allo Stato di Israele, in seguito alla strage dell’attentato del 7 ottobre, appariva quasi come un atto dovuto, evidente ed imprescindibile. Una posizione che comincia inevitabilmente a vacillare.

Erdogan minaccia Netanyahu
Erdogan, la minaccia non troppo velata a Benjamin Netanyahu – foto: ansa – rationalinternational.net

L’invasione delle forze armate, un’operazione guidata dalla vendetta e dal rancore, divenuta in breve tempo un massacro . I palestinesi stanno pagando per i crimini di pochi. Uomini, donne e bambini che vagano senza meta e fuggono dalle bombe. Le nazioni non possono fare altro che dissociarsi, prima fra tutte la Turchia.

“Sei spacciato” – sentenzia Erdogan

Recep Tayyip Erdogan ha una visione molto chiara di quanto è accaduto nella Striscia di Gaza. Il leader turco ha difeso le azioni dei terroristi di Hamas, sostenendone la legittimità in quanto partito eletto democraticamente dal Paese. Ha inoltre associato l’attentato del 7 ottobre scorso ad una manifestazione potente di libertà, un’operazione necessaria affinché i palestinesi potesse ottenere nuovamente la propria indipendenza ed autonomia. Un’escalation di odio nella quale Israele non rappresenta certo la vittima indifesa di un attacco crudele, bensì il primo motore della guerra stessa.

Netanyahu è spacciato
Netanyahu è spacciato? Erdogan pretende un processo internazionale per crimini di guerra – foto: ansa – rationalinternational.net

“Il nostro Paese sta usando tutti i mezzi diplomatici per cercare di fermare le atrocità di Israele” – la reazione, comprensibile originariamente, è divenuta evidentemente sproporzionata rispetto all’offesa ricevuta: 1.400 persone contro più di 11.000, di cui oltre 4.000 bambini. Erdogan ha inoltre spiegato di aver intenzione di organizzare un incontro con i Paesi che, in occasione della risoluzione approvata all’Onu il 28 ottobre, avrebbero deciso di astenersi o dichiararsi contrari. In particolare 120 Stati si sono detti favorevoli al tentativo di mediazione, 45 si sono astenuti – tra cui l’Italia – e 14 si sono opposti, tra cui Stati Uniti ed ovviamente Israele.

Il leader turco, nel rispetto del proprio pensiero in merito all’operato di Netanyahu, ha garantito che farà di tutto pur di condurre a processo i responsabili, i quali potrebbero quindi essere giudicati dai tribunali internazionali per crimini di guerra. Erdogan ha infine sentenziato: “La bomba atomica, la bomba nucleare – non importa quello che hai” – le parole contro il leader israeliano – “Sei spacciato”. Con queste dichiarazioni il Premier turco ha manifestato una chiara posizione in merito al conflitto israelopalestinese, sostenendo – con fervente convinzione – che i veri terroristi, nemici della libertà e della democrazia, sarebbero dunque gli israeliani e non certo gli esponenti di Hamas.

 

 

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