Se uccidi ma sei obeso niente carcere

Dimitri Fricano, condannato per l’omicidio della fidanzata, esce dal carcere. Le sue condizioni di salute non sono idonee alla reclusione.

Trucidata per un banale rimprovero. Nel 2017 Dimitri ed Erika si trovavano in vacanza a San Teodoro, in Sardegna. La coppia stava consumando il pasto, quando la ragazza si è resa conto che il compagno stava sbriciolando il pane per terra. La discussione, alimentata da un’escalation di insulti, si è conclusa con la morte della 28enne. Fricano ha scatenato la sua furia omicida sul corpo della giovane, infliggendole ben cinquantasette coltellate.

Dimitri Fricano ed Erika Preti
Dimitri Fricano uccide la fidanzata per delle briciole – foto: Facebook – rationalinternational.net

La sua prima testimonianza, nella quale sosteneva che l’assassinio nascesse da una rapina a mano armata finita male, non convinse mai gli inquirenti. Dimitri confessò di aver ucciso Erika e venne condannato a 30 anni di reclusione. Da allora le sue condizioni di salute, mentali e fisiche, sono progressivamente peggiorate. Soffre di sindrome ansioso depressiva da bulimia, oltre che di apnee notturne e disturbo della personalità. I giudici hanno dunque analizzato la situazione particolare di Fricano, ritenendolo conseguentemente non idoneo alla reclusione all’interno della struttura carceraria. Dimitri ha ottenuto i domiciliari, a meno di quattro anni dalla sentenza.

Obeso e fumatore, garanzie di rilascio

“I giudici hanno stabilito che debba essere curato” – hanno spiegato gli avvocati Alessandro Guarini e Roberto Onida. Dimitri Fricano pesava 120kg nel 2020, un valore che ora ha raggiunto oltre i 200 kg. Le problematicità legate allo stato di obesità, si aggravano se associate al vizio del fumo. Egli infatti consuma oltre 100 sigarette al giorno, tanto da essere considerato un soggetto “a forte rischio cardiovascolare”.

Dimitri lascia il carcere
Dimitri Fricano, condannato per omicidio, rilasciato perché è obeso – foto: ansa – rationalinterntational.net

Il personale del penitenziario ha dunque ritenuto che, in meno di quattro anni, Dimitri sia divenuto fondamentalmente ingestibile. I giudici hanno acconsentito al rilascio del 36enne. Dimitri Fricano si è stabilito in una piccola frazione nel Biellese. Qui, potrà ricevere le cure adeguate e l’assistenza di amici e parenti. “Non è in grado di assolvere autonomamente le proprie necessità” – hanno ribadito gli avvocati della difesa – “ha bisogno di un’assistenza che non è possibile dispensare nell’istituto”.

Il personale del penitenziario ha inoltre sottolineato la propria impossibilità nello studiare una dieta ipocalorica, volta al dimagrimento del criminale. Hanno poi giustificato il rilascio facendo riferimento alla particolare struttura del carcere Vallette a Torino, la quale comprende delle “barriere architettoniche” che impediscono a Fricano di muoversi autonomamente. Si crea così un precedente pericoloso: l’obesità, associata all’amore incondizionato per le sigarette, si trasforma in un’efficace garanzia di rilascio.

 

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