Prima di Halloween c’era la festa delle Antesterie nell’antica Grecia. Come si celebrava?

Che tipo di festa era? Quando veniva celebrata? Cos’ha in comune con il oderno Halloween? Scopriamolo nell’articolo

Halloween, con le sue maschere spaventose, i travestimenti e i riti misteriosi, è una delle festività più attese in molte parti del mondo. Tuttavia, la sua origine affonda le radici in antiche celebrazioni, tra cui le Antesterie nell’antica Grecia. Questa festa, sebbene molto diversa da Halloween sotto molti aspetti, ci offre un’affascinante finestra sul passato e le tradizioni che coinvolgevano gli antichi Greci.

Le Antesterie: un’antica festa dionisiaca

Le Antesterie, o “feste delle giare”, erano una festa tradizionale celebrata ad Atene in onore di Dionisio, il dio del vino e delle festività. La festa si svolgeva nel mese di Antesterione, il terzo mese del calendario ateniese. Questo periodo cadeva tra febbraio e marzo, all’incirca alla fine dell’inverno, durante la fioritura dei primi boccioli e dei fiori. Questa scelta era significativa poiché simboleggiava la transizione tra l’inverno, stagione in cui l’agricoltura era in uno stato di “morte apparente”, e la primavera, periodo di rinascita e crescita delle coltivazioni. Quindi, la celebrazione delle Antesterie aveva un significato agricolo, e la speranza era che Dionisio, il dio del vino e della fertilità, avrebbe benedetto il nuovo raccolto.

Duravano tre giorni, ciascuno con una serie di riti e celebrazioni distinti.

Primo Giorno (Pithoigia): Questo giorno segnava l’apertura delle giare del vino nuovo. Questo atto simbolico rappresentava l’inizio della nuova annata vinicola e i partecipanti versavano il vino in onore di Dionisio e pregavano affinché la nuova annata fosse abbondante e prospera. Questo gesto era esteso a tutti, liberi e schiavi, e le credenze dell’epoca narravano che le anime defunte, durante la notte, emergessero dalle tombe per essere attratte dal profumo del vino degli dei. Le famiglie ateniesi offrivano cibi come pesci e torte in memoria dei loro cari deceduti.

Secondo Giorno (Choes): Questo giorno era noto come il “Giorno dei Bambini”. Le famiglie si riunivano per onorare i giovani. I bambini ricevevano doni, e in molte case venivano disposte tavole con cibi e bevande per i giovani.

Terzo Giorno (Chytroi): Questo era il giorno principale della festa, caratterizzato da giochi, competizioni e banchetti. Durante questo giorno, venivano organizzati i cosiddetti “symposia”, incontri sociali con banchetti in cui gli adulti potevano assaporare abbondante vino. L’evento centrale era la festa dell’altalena. In questa occasione, altalene venivano appese agli alberi per commemorare la morte di Erigone, figlia di Icario. Queste altalene replicavano l’oscillazione che aveva causato la morte di Erigone e consentivano alle donne di espiare, anno dopo anno, la colpa dei loro antenati. Questo rito può essere paragonato alle moderne feste di Halloween in cui si appendono teschi e scheletri.

Un elemento affascinante delle Antesterie era l’uso di maschere. Durante il secondo giorno, i partecipanti indossavano maschere e abiti stravaganti, e si svolgevano spettacoli teatrali e rappresentazioni comiche. Queste maschere erano spesso un tributo a Dionisio e riflettevano il carattere burlesco della festa.

Le Antesterie e Halloween: differenze e somiglianze

Mentre le Antesterie e Halloween potrebbero sembrare molto diverse, entrambe coinvolgono l’uso di maschere, la celebrazione del nuovo raccolto (in termini di vino per le Antesterie e dolcetti per Halloween) e l’interazione tra vivi e morti. Le Antesterie erano una festa di transizione che segnava il passaggio dall’inverno alla primavera, mentre Halloween segna il passaggio dall’autunno all’inverno. Entrambe le festività incorporano elementi di gioia, mistero e commemorazione dei defunti.

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Immagine | unsplash @annakumpan – rationalinternational.net

In Grecia, così come nelle celebrazioni di Halloween, le case venivano decorate con piante e pece, allo scopo di allontanare gli spiriti dei morti dalle abitazioni. Inoltre, prima della fine delle festività, le donne greche preparavano dolci da offrire ai morti per placarne l’ira. Dopo aver gustato questi dolci, gli spiriti erano invitati a lasciare il mondo dei vivi con l’affermazione: “Andatevene, Cari. Sono finite le Antesterie!”.

In conclusione, le Antesterie rappresentano una tradizione greca che dimostra come le culture antiche abbiano onorato i morti e si siano connesse con il mondo degli spiriti. Queste festività, anche se si svolgevano migliaia di anni fa, condividono sorprendenti similitudini con Halloween, dimostrando come la nostra venerazione per i morti e la nostra curiosità per il soprannaturale abbiano radici profonde che attraversano i secoli. Quando oggi festeggiamo Halloween, celebriamo, in qualche modo, le tradizioni e le credenze dei nostri antenati, collegandoci a un patrimonio condiviso che attraversa il tempo e le culture. Pensiamoci quando ci busseranno alla porta con il consueto “Dolcetto o Scherzetto?”: stiamo inconsapevolmente partecipando ad una tradizione millenaria.

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